INTRODUZIONE ALLE LETTERE DI PAOLO A TIMOTEO E A TITO
Caratteristiche principali
Per le persone che qui sono indicate
come destinatari e per i temi che vi sono svolti, queste lettere sono spesso
chiamate «pastorali». Infatti si presentano come istruzioni che Paolo
in via a due «pastori» perché sappiano combattere le false
dottrine (1 Timòteo 1,3-11; 4,1-5; 6,3-10; 2 Timòteo 3,1-9; Tito
1,10-16), abbiano un comportamento esemplare (1 Timòteo 3,1-7; 4,6-16;
6,11-16.20; 2 Timòteo 1,6-8.13.14; 2,1-26; 3,14; Tito 2,7-8) e governino
la loro comunità (1 Timòteo 1,18-3,13; 5,1-6,2; 6,17-19; 2
Timòteo 2,2.14.24-26; 4,5.13-15; Tito 1,5; 2,1-10;
2,15-3,2.8-14).
Dall'insieme di queste pagine
emerge una visione delle chiese un po' diversa da quella presentata altrove. Qui
vi è una insistenza particolare sulla sana dottrina che costituisce il
«deposito» della fede comune (1 Timòteo 6,20; 2 Timòteo
4,3). Chiara è l'importanza data ai responsabili (vescovi o pastori,
anziani o presbiteri, diaconi) mentre i ruoli o ministeri profetici e
carismatici sembrano decisamente collocati in secondo piano (vedi invece i
Corinzi). Una situazione del genere è tipica della fine del primo
secolo.
Primi lettori
Non conosciamo le persone e le
comunità alle quali l'autore inviò questi scritti. Si è
portati a pensare che, per loro, doveva essere particolarmente utile ricevere
l'insegnamento e le direttive che Paolo avrebbe rivolto a due dei suoi
più importanti collaboratori, incaricati di dirigere alcuni gruppi
cristiani. Perciò questi destinatari dovevano essere pastori o ambienti
dove si richiedeva una riflessione sul ruolo dei pastori. Timòteo e Tito,
che in questo senso dovevano costituire per loro due modelli concreti, erano
abbastanza noti.
Timòteo incontra Paolo a
Listra. Probabilmente apparteneva al ceto borghese di quella città. Era
figlio di padre greco e di madre ebrea divenuta cristiana (Atti 16,13); non era
cresciuto nella religione ebraica e non aveva ricevuto la circoncisione, ma sin
da bambino sua madre Eunìce e sua nonna Lòide lo avevano educato
alla fede cristiana (2 Timòteo 1,5 e
3,15).
Iniziò a collaborare con Paolo in
giovane età (1 Timòteo 4,12 e 5,1) e rimase a lungo accanto a lui.
A un certo punto ricevette l'incarico solenne di apostolo mediante l'imposizione
delle mani da parte degli anziani (1 Timòteo 4,14 e 2 Timòteo
1,6).
Svolse varie missioni speciali: a
Tessalonica, a Corinto, a Filippi (1 Tessalonicesi 3,2; 1 Corinzi 4,17; 16,10;
Filippesi 2,19). Per qualche tempo fu responsabile della comunità
cristiana di Efeso (1 Timòteo 1,3). Tito è ricordato meno spesso.
Nacque in una famiglia pagana (Gàlati 2,3) e fu convertito da Paolo (Tito
1,4). Partecipò con l'apostolo all'assemblea di Gerusalemme
(Gàlati 2,1-3), in seguito lavorò per mettere ordine tra i
cristiani di Corinto (2 Corinzi 7,13-15; 8,16-24) e infine diventò
vescovo della comunità di Creta (Tito 1,5-7).
Autore
Lo stile e il contenuto rendono difficile l'attribuzione diretta di questi scritti
a Paolo; in proposito già le testimonianze più antiche non sono
sempre unanimi. Molto probabilmente l'autore fu un cristiano della seconda
generazione. Questi, utilizzando il nome dell'apostolo, alcuni temi del suo
insegnamento tramandato oralmente e certi ricordi relativi alla sua persona e ai
suoi collaboratori, avrebbe composto tre lettere che riteneva opportune per le
comunità del suo tempo. Circa la sua identità si sono fatte varie
ipotesi, ma nessuna è sorretta da prove del tutto convincenti. Anche la
data delle lettere è incerta: tuttavia non deve essere collocata oltre la
fine del primo secolo.
Schema della prima lettera a Timòteo
- L'annunzio del vangelo 1,1-20
- L'organizzazione del culto
2,1-15
- Vescovi e diaconi
3,1-16
- Il compito pastorale di Timòteo
4,1-6,2
- Conclusione
6,3-21
Schema della seconda lettera a Timòteo
- Indirizzo, ringraziamento e
incoraggiamento 1,1-18
- Sofferenza di
Timòteo per il vangelo 2,1-13
- Il pastore
vigilante 2,14-4,5
- Ultime raccomandazioni
4,6-18
- Saluti
4,19-22
Schema della lettera a Tito
- Indirizzo e saluto
1,1-4
- L'organizzazione della Chiesa 1,5-16
- La vita dei credenti 2,1-3,11
- Raccomandazioni pratiche, saluti
3,12-15
PRIMA LETTERA A TIMOTEO
CAPITOLO 1
SALUTO
1 Io, Paolo apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro Salvatore e di
Gesù Cristo nostra speranza
2 scrivo a
Timòteo, mio vero figlio nella fede. Dio nostro Padre e Gesù
Cristo nostro Signore diano a te grazia, misericordia e
pace.
AVVERTIMENTO CONTRO LE FALSE DOTTRINE
3 Quando partii per andare in Macedonia
ti raccomandai di rimanere a Efeso. Restaci ancora, ti prego, perché vi
sono alcuni che insegnano false dottrine e tu devi ordinare che smettano.
4 Di' loro di non interessarsi più a
quelle favole, a quei lunghi elenchi di antenati: sono cose che provocano solo
discussioni e non riguardano quella salvezza che Dio ci fa conoscere mediante la
fede.
5 Questa mia raccomandazione ha uno scopo:
vuole far sorgere quell'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza
e da una fede sincera.
6 Alcuni si sono
allontanati da questa strada e si sono persi in stupide discussioni.
7 Pretendono di essere maestri nella legge di
Dio, ma in realtà non capiscono quel che dicono, anche se l'affermano con
tanta sicurezza.
8 Certo, noi sappiamo che la
legge è una buona cosa, se è usata come si deve.
9 Ricordiamo che una legge non è fatta
per quelli che agiscono bene, ma per quelli che agiscono male; per i ribelli e i
delinquenti, per i malvagi e i peccatori, per quelli che non rispettano Dio e
quel che è santo, per gli assassini e per quelli che uccidono il padre o
la madre;
10 per gli immorali, per i depravati,
per i mercanti di schiavi, per i bugiardi e gli spergiuri: insomma per tutti
quelli che vanno contro la sana dottrina.
11
Questa dottrina è contenuta nel messaggio del Signore che è stato
affidato a me; esso viene da Dio, glorioso e
benedetto.
RINGRAZIAMENTO PER LA BONTÀ DI DIO
12 Ringrazio Gesù Cristo nostro
Signore: egli mi ha stimato degno di fiducia e mi ha dato un incarico e mi
dà la forza di compierlo.
13 Eppure prima
io avevo parlato male di lui, l'avevo offeso e l'avevo perseguitato. Ma Dio ha
avuto misericordia di me, perché allora ero andato lontano dalla fede e
non sapevo quel che facevo.
14 Così la
bontà del Signore è stata abbondante su di me: mi ha dato la fede
e l'amore che vengono dall'unione con Gesù Cristo.
15 Questa è una parola sicura, degna di
essere accolta da tutti: «Cristo Gesù è venuto nel mondo per
salvare i peccatori». Io sono il primo dei peccatori,
16 ma proprio per questo Dio ha avuto
misericordia di me. Perché Gesù Cristo mostrasse in me, per primo,
tutta la sua sapienza, per dare un esempio a tutti quelli che in futuro
crederanno in lui e riceveranno la vita che viene da Dio.
17 A Dio, unico e invisibile, al re eterno e
immortale, a lui onore e gloria per sempre! Amen.
LE RESPONSABILITÀ DI TIMOTEO
18 Timòteo, figlio mio,
ti lascio queste raccomandazioni ricordando ciò che i profeti della
comunità hanno detto di te. Quelle parole siano la tua forza nella buona
battaglia che devi combattere.
19 Conserva la
fede e una buona coscienza. Alcuni non hanno ascoltato la loro coscienza e hanno
rovinato la loro fede.
20 Tra questi ci sono
Imenèo e Alessandro: io li ho consegnati al potere di Satana, così
impareranno a non parlare più contro
Dio.
CAPITOLO 2
ISTRUZIONI SULLA PREGHIERA
1 Innanzi tutto ti raccomando che si facciano
preghiere a Dio per tutti gli uomini: domande, suppliche e ringraziamenti.
2 Bisogna pregare per i re e per tutti quelli
che hanno autorità, affinché si possa vivere una vita tranquilla,
in pace; una vita dignitosa e dedicata a Dio.
3
Tutto ciò è buono e piace a Dio nostro Salvatore.
4 Egli vuole che tutti gli uomini arrivino alla
salvezza e alla conoscenza della verità.
5 Perché uno solo è Dio, e uno
solo è il mediatore tra Dio e gli uomini: l'uomo Gesù Cristo.
6 Egli ha dato la sua vita come prezzo del
riscatto di tutti noi. A questo modo, nel tempo stabilito, egli ha dato la prova
che Dio vuol salvare tutti gli uomini.
7 Per
questo io sono stato fatto messaggero e apostolo, con l'incarico di insegnare ai
pagani la fede e la verità. Sono sincero, non dico menzogne.
8 Dunque, voglio che in ogni luogo gli uomini
facciano preghiere, alzino verso il cielo mani pure, senza collera o rancore.
9 E così preghino anche le donne: con
abiti decenti, con modestia e semplicità. I loro ornamenti non siano
complicate pettinature, gioielli d'oro, perle e vestiti lussuosi.
10 Invece, siano ornate di opere buone, adatte a
donne che dicono di amare Dio.
11 Durante le
riunioni le donne restino il silenzio, senza pretese.
12 Non permetto alle donne di insegnare
né di comandare agli uomini. Devono starsene tranquille.
13 Perché Adamo è stato creato per
primo e poi Eva.
14 Inoltre, non fu Adamo che si
lasciò ingannare: fu la donna a lasciarsi ingannare e a disubbidire agli
ordini di Dio.
15 Tuttavia anche la donna si
salverà, nella sua vita di madre, se conserva la fede e l'amore e la
santità, nella modestia.
CAPITOLO 3
I PASTORI DELLA COMUNITA'
1 Ecco una parola sicura: se qualcuno desidera
avere un compito di pastore nella comunità, desidera una cosa seria.
2 Un pastore deve essere un uomo buono, fedele
alla propria moglie, capace di controllarsi, prudente, dignitoso, pronto ad
accogliere gli ospiti, capace d'insegnare
3 Non
può essere un ubriacone, un violento o uno che litiga facilmente: sia
invece gentile e non si mostri attaccato ai soldi.
4 Sappia governare bene la sua famiglia, i suoi
figli siano ubbidienti e rispettosi.
5
Perché, se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà
aver cura della Chiesa di Dio?
6 Egli non deve
essere convertito da poco tempo, altrimenti potrebbe andare in superbia e finire
condannato come il diavolo.
7 Infine, bisogna
che egli sia stimato anche da quelli che non sono cristiani, perché
nessuno lo disprezzi ed egli non cada in qualche trappola del
diavolo.
I DIACONI
8 Anche i diaconi devono
essere uomini seri e sinceri: non ubriaconi, e non cerchino guadagni disonesti.
9 Essi devono conservare la verità della
fede con una coscienza pura.
10 Perciò
prima siano messi alla prova e poi, se non si troverà niente da dire
contro di loro, potranno lavorare come diaconi.
11 Anche le donne siano serie, non pettegole,
capaci di controllarsi e fedeli in tutto.
12 Il
diacono deve essere fedele alla propria moglie, saper governare bene la famiglia
ed educare i figli.
13 I diaconi che svolgono
bene il loro compito saranno onorati da tutti e potranno parlare con sicurezza
della fede in Gesù Cristo.
IL MISTERO RIVELATO
14 Ti scrivo questa lettera, ma
spero di poter venire presto da te.
15 Tuttavia
può darsi che io non venga presto; perciò voglio che tu sappia
come devi comportarti nella casa di Dio, cioè nella Chiesa del Dio
vivente, colonna e sostegno della verità.
16 Davvero grande è il mistero della
nostra
fede:
Cristo.
Si
è manifestato come uomo.
Fu dichiarato
giusto
mediante lo Spirito Santo.
Apparve agli angeli.
Fu annunziato ai popoli
pagani.
Molti credettero in lui.
Fu portato nella gloria di
Dio.
CAPITOLO 4
I FALSI MAESTRI
1 Lo Spirito parla chiaro: ci dice che negli
ultimi tempi alcuni abbandoneranno la fede, seguiranno maestri di inganno e
dottrine diaboliche.
2 Si lasceranno affascinare
da ipocriti e imbroglioni che hanno la coscienza segnata con il marchio a fuoco
di criminali.
3 Questa gente insegnerà
che è proibito sposarsi e che non si devono mangiare certi cibi. Ma Dio
ha creato questi alimenti per quelli che credono in lui e conoscono la
verità, perché li mangino facendo preghiere di ringraziamento.
4 Infatti tutto ciò che è stato
creato da Dio è buono: non c'è niente da scartare. Tutto deve
essere accolto ringraziando Dio,
5 perché
la parola di Dio e la preghiera rendono ogni cosa gradita a
Dio.
UN BUON SERVITORE DI GESÙ CRISTO
6 Se darai queste istruzioni
ai fratelli nella fede, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù;
mostrerai di essere stato nutrito dalle parole della fede e dalla buona dottrina
che hai seguito.
7 Non dare ascolto a favole
stupide e contrarie alla fede. Allenati continuamente ad amare Dio.
8 Allenare il corpo serve a poco; amare Dio,
invece, serve a tutto. Perché ci garantisce la vita quaggiù e ci
promette la vita futura.
9 Questa è una
parola sicura, degna di essere accolta e creduta.
10 Infatti noi lavoriamo e lottiamo,
perché abbiamo messo la nostra speranza nel Dio vivente, che è il
Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto di quelli che credono.
11 Queste sono le cose che tu devi raccomandare
e insegnare.
12 Nessuno deve avere poco rispetto
di te perché sei giovane. Tu però devi essere di esempio per i
credenti: nel tuo modo di parlare, nel tuo comportamento, nell'amore, nella
fede, nella purezza.
13 Fino al giorno del mio
arrivo, impegnati a leggere pubblicamente la Bibbia, a insegnare e a esortare.
14 Non trascurare il dono spirituale che Dio ti
ha dato, che tu hai ricevuto quando i profeti hanno parlato e tutti i
responsabili della comunità hanno posato le mani sul tuo capo.
15 Queste cose siano la tua preoccupazione e il
tuo impegno costante. Così tutti vedranno i tuoi progressi.
16 Fa' attenzione a te stesso e a quel che
insegni. Non cedere. Facendo così, salverai te stesso e quelli che ti
ascoltano.
CAPITOLO 5
RESPONSABILE VERSO TUTTI
1 Non rimproverare duramente un uomo anziano, ma
esortalo come se fosse tuo padre. Tratta i giovani come fratelli,
2 le donne anziane come madri, quelle giovani
come sorelle, con assoluta purezza.
LE VEDOVE
3 Abbi cura e rispetto per le vedove che
sono veramente sole.
4 Se invece una vedova ha
dei figli o nipoti, bisogna che questi imparino a mettere in pratica la loro
fede prima di tutto verso le persone della propria famiglia. Devono imparare ad
aiutare i loro genitori, perché così Dio vuole.
5 La donna che è veramente vedova e non
ha nessuno mette la sua speranza in Dio, e giorno e notte gli chiede aiuto con
la preghiera.
6 Invece la vedova che pensa solo
a divertirsi, anche se vive, è già morta.
7 Tu raccomanda che le vedove non si comportino
male.
8 Se poi qualcuno non si prende cura dei
suoi parenti, specialmente di quelli della sua famiglia, costui ha già
tradito la sua fede ed è peggiore di uno che non crede.
9 Accetta nella lista ufficiale delle vedove
solo quelle che hanno passato i sessant'anni. Inoltre, bisogna che siano state
fedeli al marito
10 e che siano conosciute per le
loro opere buone. Devono aver educato bene i loro figli, essere state generose
nell'ospitalità e servizievoli verso tutti i credenti; devono aver
aiutato i bisognosi e fatto ogni specie di opera buona.
11 Non mettere in quella lista le vedove
giovani, perché se poi sono prese dal desiderio di sposarsi di nuovo
abbandonano Cristo,
12 e così si rendono
colpevoli di aver abbandonato il loro primo impegno.
13 Inoltre, trovandosi senza niente da fare,
queste vedove imparano a girare qua a là per le case; non solo vivono
nell'ozio, ma diventano anche curiose e pettegole, parlano di cose delle quali
non dovrebbero interessarsi.
14 Perciò
desidero che le giovani vedove si sposino di nuovo, abbiano figli e si prendano
cura della loro casa; in modo che non diano ai nostri avversari occasione di
parlar male di noi.
15 Purtroppo già
alcune hanno abbandonato la strada giusta e sono andate dietro a Satana.
16 Se poi una donna cristiana ha delle vedove
nella sua parentela, se ne occupi lei, senza essere di peso alla
comunità: così la comunità potrà aiutare le vedove
che sono veramente sole.
I RESPONSABILI DELLA COMUNITA'
17 I responsabili che governano
bene la comunità meritano doppia ricompensa, specialmente quelli che
faticano nella predicazione e nell'insegnamento.
18 Dice infatti la Bibbia: Non mettere la
museruola al bue che trebbio il grano; e poi: «Il lavoratore ha diritto
alla sua paga».
19 Non ascoltare accuse
contro un responsabile se non sono confermate da due o tre testimoni, come dice
la Bibbia.
20 Se qualcuno ha commesso una colpa,
rimproveralo pubblicamente, in modo che anche gli altri ne abbiano timore.
21 Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo
Gesù e agli angeli santi: ubbidisci a queste mie istruzioni e mettile in
pratica con tutti, senza fare preferenze per nessuno.
22 Non aver fretta quando scegli qualcuno per un
incarico nella comunità mediante l'imposizione delle mani, altrimenti
sarai responsabile anche dei suoi peccati. Conservati puro.
23 Smetti di bere soltanto acqua; prendi anche
un po' di vino per favorire la digestione, visto che sei spesso malato.
24 I peccati di certe persone si vedono
chiaramente anche prima che siano condannate; i peccati di altre persone si
scoprono soltanto dopo.
25 Come le opere buone
si manifestano, così anche quelle non buone non possono restare
nascoste.
CAPITOLO
6
GLI SCHIAVI CREDENTI
1 Quelli che si trovano a
essere schiavi siano molto rispettosi verso i loro padroni, perché
nessuno possa bestemmiare il nome di Dio e parlar male della nostra fede.
2 E se i padroni sono cristiani, non possono
loro mancar di rispetto, per il semplice fatto che sono fratelli nella fede.
Anzi devono servirli ancor meglio, proprio perché compiono un servizio
verso persone credenti e amate da Dio.
LE FALSE DOTTRINE E LA VERA RICCHEZZA
Sono queste le
cose che tu devi insegnare e raccomandare.
3 Se
qualcuno insegna diversamente, se non segue le sane parole di Gesù Cristo
nostro Signore e l'insegnamento della nostra religione,
45 è un superbo e un ignorante, un malato
che va in cerca di discussioni e vuol litigare sulle parole. Da queste cose
nascono invidie, contrasti, maldicenze, sospetti cattivi e discussioni senza
fine. Chi fa così è gente squilibrata lontana dalla verità.
Essi pensano che la religione sia un mezzo per far
soldi.
6 Certo, la religione è una grande
ricchezza, per chi si contenta di quel che ha.
7
Perché non abbiamo portato nulla in questo mondo e non potremo portar via
nulla.
8 Dunque, quando abbiamo da mangiare e da
vestirci, contentiamoci.
9 Quelli invece che
vogliono diventare ricchi cadono nelle tentazioni, sono presi nella trappola di
molti desideri stupidi e disastrosi, che fanno precipitare gli uomini nella
rovina e nella perdizione.
10 Infatti, l'amore
dei soldi è la radice di tutti i mali. Alcuni hanno avuto un tale
desiderio di possedere, che sono andati lontani dalla fede e si sono tormentati
da se stessi con molti dolori.
RACCOMANDAZIONI A TIMOTEO
11 Ma tu, uomo di Dio, evita
tutte quelle cose. Cerca sempre la giustizia, il timor di Dio, la fede, l'amore,
la pazienza e la bontà.
12 Combatti la
buona battaglia della fede: afferra la vita eterna, perché Dio ti ha
chiamato a viverla quando hai fatto la tua bella dichiarazione di fede di fronte
a molti testimoni.
13 Davanti a Dio, che
dà vita a tutte le cose, e davanti a Gesù Cristo che ha dato la
sua bella testimonianza di fede di fronte a Ponzio Pilato, io ti faccio questa
raccomandazione:
14 ubbidisci al comandamento
ricevuto, conservati puro e senza macchia fino al giorno in cui verrà il
Signore nostro Gesù Cristo.
15 Al tempo
stabilito, la sua apparizione sarà decisa da Dio.
Egli è il Sovrano unico e beato,
il Re dei re, il Signore dei signori.
16 Egli solo è
immortale
e abita in una
luce
alla quale nessuno si può
avvicinare.
Nessun uomo l'ha mai
visto,
né potrà mai
vederlo.
A lui onore e potenza, per
sempre!
Amen.
I RICCHI
17 A quelli che possiedono ricchezze in
questo mondo devi raccomandare di non essere orgogliosi. Non mettano la loro
speranza in queste ricchezze incerte, ma in Dio: è lui che ci dà
tutto con abbondanza, perché noi possiamo esserne contenti.
18 Facciano il bene, siano ricchi di opere
buone, generosi e pronti a mettere in comune quel che possiedono.
19 Così si prepareranno un tesoro sicuro
per l'avvenire, per ottenere la vera
vita.
ULTIME RACCOMANDAZIONI
20 Timòteo, custodisci con
cura tutto quel che ti è stato affidato. Evita le chiacchiere contrarie
alla fede, le obiezioni che vengono da una falsa conoscenza.
21 Alcuni hanno preteso di avere questa
conoscenza, ma poi si sono allontanati dalla
fede.
La grazia di Dio sia con voi!
SECONDA LETTERA A TIMOTEO
CAPITOLO 1
SALUTO
1 Io Paolo apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, mandato ad
annunziare la vita a noi promessa mediante Cristo
Gesù
2 scrivo a Timòteo, mio
carissimo figlio. Dio Padre e il Signore nostro Gesù Cristo diano a te
grazia, misericordia e pace.
RINGRAZIAMENTO E INCORAGGIAMENTO
3 Ringrazio Dio: io lo servo
con coscienza pura, come hanno fatto i miei antenati, e lo ringrazio ogni volta
che mi ricordo di te nelle mie preghiere.
4
Notte e giorno ricordo le tue lacrime e ho un grande desiderio di rivederti per
essere pieno di gioia.
5 Ricordo la tua fede
sincera, quella fede che hanno avuto anche tua nonna Lòide e tua madre
Eunìce. Sono certo che anche tu la possiedi.
6 Per questo ti raccomando di tener vivo in te
quel dono di Dio che hai ricevuto, quando io ho posto le mie mani sul tuo capo.
7 Perché Dio non ci ha dato uno spirito
che ci rende paurosi; ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza.
8 Dunque non aver vergogna quando dichiari di
essere dalla parte del Signore e non vergognarti di me che sono in prigione per
lui. Piuttosto anche tu, aiutato dalla forza di Dio, soffri insieme con me per
il vangelo.
9 Perché Dio ci ha salvati e
ci ha chiamati a essere il suo popolo; non a causa delle opere che noi abbiamo
compiuto, ma per sua decisione e per sua generosità. Da sempre, Dio
è generoso verso di noi, per mezzo di Gesù Cristo;
10 ma la sua generosità si è
chiaramente manifestata ora che è venuto Gesù Cristo, il nostro
Salvatore. Egli ha distrutto il potere della morte e, con l'annunzio della sua
parola, ci ha fatto conoscere la vita immortale. 11 Dio mi ha incaricato di
annunziare questo messaggio, di essere apostolo e maestro.
12 Per questo io soffro tanti mali, ma non me ne
vergogno. Infatti io so a chi ho dato la mia fiducia e sono convinto che egli
è capace di conservare fino all'ultimo giorno ciò che mi è
stato affidato.
13 Le sane parole che hai
ascoltato da me, siano per te come un modello e continua nella fede e nell'amore
che ci vengono da Cristo Gesù.
14 Con
l'aiuto dello Spirito Santo che abita in noi, custodisci il buon deposito che ti
è stato affidato.
15 Come tu sai, tutti
quelli dell'Asia Minore mi hanno abbandonato. Tra gli altri, anche Figelo ed
Ermògene.
16 Il Signore benedica la
famiglia di Onesiforo, perché molte volte egli è venuto a darmi
conforto. Non ha avuto vergogna di me che sono in prigione.
17 Anzi, quando è venuto a Roma mi ha
cercato con premura, finché non mi ha trovato.
18 Il Signore gli faccia trovare la misericordia
di Dio nel giorno del giudizio. E tu sai meglio di me quanto egli mi sia stato
utile mentre ero ad Efeso.
CAPITOLO
2
IL BUON SOLDATO DI CRISTO
1 Figlio mio, prendi forza
dalla grazia che ci viene da Cristo Gesù.
2 Ciò che io ho detto alla presenza di
molti testimoni affidalo a persone fidate che siano in grado a loro volta di
insegnarlo anche ad altre persone.
3 Prendi
anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
4 Quando uno fa il soldato non perde tempo con i
problemi della vita comune: si preoccupa soltanto di far contento il suo
comandante.
5 Anche nelle gare sportive, un
atleta può ottenere il premio soltanto se rispetta le regole.
6 E il contadino che lavora duramente deve
essere il primo a raccogliere i frutti.
7 Cerca
di capire quel che ti dico. Certamente il Signore ti darà l'intelligenza
per comprendere ogni cosa.
8 Ricordati di
Gesù Cristo
e di ciò che io
annunzio:
Fu un discendente del re Davide,
Dio lo risuscitò da
morte.
9 Per lui io soffro fino a essere
incatenato come delinquente. Ma la parola di Dio non è incatenata!
10 Perciò io sopporto ogni
difficoltà a vantaggio di quelli che Dio si è scelti,
perché anch'essi possano raggiungere la salvezza che ci viene da Cristo
Gesù e la gloria eterna.
11 Queste sono
parole sicure:
«Se noi moriamo con lui,
con lui anche
vivremo.
12 Se con lui
soffriamo
con lui anche
regneremo.
Se noi lo rifiutiamo, anche lui ci
rifiuterà.
13 E anche se noi non gli siamo
fedeli,
egli rimane
fedele,
perché non può mettersi in
contraddizione
con se
stesso».
IL BUON SERVITORE DI CRISTO
14 A tutti ricorda queste
cose. Scongiurali, davanti a Dio, di evitare discussioni sulle parole; sono
discussioni che non servono a niente e portano alla rovina quelli che le
ascoltano.
15 Tu cerca di essere degno di lode
davanti a Dio, come un lavoratore che non deve vergognarsi del suo lavoro, come
un onesto predicatore della parola di verità.
16 Evita le chiacchiere inutili; chi le fa si
allontana sempre più da Dio,
17 e insegna
dottrine malsane, che si diffondono come cancrena in una ferita. Così
hanno fatto anche Imenèo e Filèto.
18 Essi si sono allontanati dalla verità,
e ora mettono in difficoltà la fede di altri insegnando che la nostra
risurrezione è già avvenuta.
19
Tuttavia, le solide fondamenta poste da Dio sono resistenti. Vi sono scolpite
queste parole:
«Il Signore conosce quelli
che sono suoi» e
«Chi invoca il nome
del Signore
deve allontanarsi dal male».
20 In una grande casa, però, non vi sono
soltanto vasi d'oro e d'argento; vi sono anche vasi di legno e di terracotta.
Quelli preziosi sono riservati per occasioni speciali, gli altri si usano ogni
giorno.
21 Se uno si purifica da tutti i mali
che ho detto, sarà come un vaso prezioso, santificato, utile al suo
padrone, pronto per ogni opera buona.
22 Sta'
lontano dalle passioni che attirano i giovani. Insieme con tutti quelli che si
rivolgono al Signore con cuore puro, tu devi impegnarti a raggiungere la
giustizia, la fede, l'amore, la pace.
23 Evita
le discussioni stupide e disordinate: tu sai che provocano litigi.
24 Invece uno che lavora per il Signore non deve
essere litigioso. Si mostri gentile con tutti, capace di insegnare, paziente di
fronte alle offese.
25 Deve saper rimproverare
con dolcezza quelli che gli si mettono contro, con la speranza che Dio
darà anche a questa gente l'occasione di cambiar vita e di conoscere la
verità.
26 Così ritroveranno il
buon senso, si libereranno dalla trappola del demonio che li aveva presi per
farli ubbidire alla sua
volontà.
CAPITOLO 3
NEGLI ULTIMI GIORNI
1 Devi sapere che negli ultimi tempi si avranno
giorni difficili.
2 Gli uomini saranno egoisti,
avari, fanfaroni, orgogliosi e bestemmiatori; si ribelleranno ai genitori, non
avranno riconoscenza per nessuno e non rispetteranno le cose sante.
3 Saranno senza amore, duri, maldicenti e
intrattabili. Saranno violenti, nemici del bene,
4 traditori e accecati dalla superbia, attaccati
ai piaceri più che a Dio.
5 Conserveranno
l'apparenza esterna della fede, ma avranno rifiutato la sua forza interiore.
Sta' lontano anche da questa gente!
6 Tra questi
vi sono alcuni che entrano nelle case e riescono a dominare certe donnette,
cariche di peccati, schiave di ogni passione.
7
Sono donne sempre pronte a imparare, ma non arrivano mai a conoscere la
verità.
8 E quegli uomini si comportano
come i maghi Iannes e Iambres che si erano messi contro Mosè: essi si
mettono contro la verità. Sono uomini dalla mente corrotta, e la loro
fede non vale nulla.
9 Ma non andranno molto
lontano: presto tutti vedranno che sono stupidi, come è accaduto per quei
maghi antichi.
RACCOMANDAZIONI
10 Tu invece mi sei stato sempre vicino; hai seguito il mio insegnamento, il mio
modo di fare, i miei progetti, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la
mia resistenza.
11 Hai visto le mie sofferenze e
le mie persecuzioni, anche quelle che mi hanno colpito ad Antiòchia, a
Icònio e a Listra: eppure il Signore mi ha liberato da tutte le
difficoltà.
12 Del resto tutti quelli che
vogliono rimanere fedeli a Dio e uniti a Gesù Cristo saranno
perseguitati.
13 Ma gli uomini malvagi e
impostori andranno sempre peggio: nello stesso tempo saranno imbroglioni e
imbrogliati.
14 Tu però rimani fermo,
fedele alla verità che hai imparato e della quale sei pienamente
convinto. Ricorda da chi l'hai imparata.
15 Tu
conosci la sacra Bibbia già da quando eri bambino: essa può darti
la saggezza che conduce alla salvezza, per mezzo della fede in Cristo
Gesù.
16 Tutto ciò che è
scritto nella Bibbia è ispirato da Dio, e quindi è utile per
insegnare la verità, per convincere, per correggere gli errori ed educare
a vivere in modo giusto.
17 E così ogni
uomo di Dio può essere perfettamente pronto, ben preparato a compiere
ogni opera buona.
CAPITOLO
4
1 Davanti a Dio e davanti a Cristo Gesù
che si manifesterà come re, quando verrà a giudicare i vivi e i
morti, voglio farti una raccomandazione:
2
predica la parola di Dio, insisti in ogni occasione, rimprovera, raccomanda e
incoraggia, usando tutta la tua pazienza e la tua capacità d'insegnare.
3 Perché ci sarà un tempo nel
quale gli uomini non vorranno più ascoltare la sana dottrina, ma
seguiranno le loro voglie: si procureranno molti nuovi maestri, i quali
insegneranno le cose che essi avranno voglia di ascoltare.
4 Non daranno più ascolto alla
verità e andranno dietro alle favole.
5
Tu pero sta' sempre in guardia, sopporta le sofferenze, continua il tuo lavoro
di predicatore del vangelo, porta a termine il tuo impegno a servizio di
Dio.
PAOLO SENTE VICINA LA MORTE
6 Quanto a me, ormai è
giunta l'ora di offrire la mia vita come sacrificio a Dio. E' il momento di
iniziare il mio ultimo viaggio.
7 Ho combattuto
la buona battaglia, sono arrivato fino al termine della mia corsa e ho
conservato la fede.
8 Ora mi aspetta il premio
della vittoria: il Signore, che è giudice giusto, mi consegnerà la
corona di uomo giusto. Nell'ultimo giorno egli la consegnerà non solo a
me, ma anche a tutti quelli che aspettano con amore il momento del suo
ritorno.
ULTIME RACCOMANDAZIONI
9 Fa' il possibile per venire
presto da me,
10 perché Dema mi ha
abbandonato: ha preferito le cose di questo mondo ed è andato a
Tessalonica. Anche Crescente e Tito sono andati via, uno verso la Galazia e
l'altro in Dalmazia.
11 Soltanto Luca è
con me. Porta con te anche Marco, perché mi sarà utile nel lavoro
a servizio di Dio.
12 Tìchico l'ho
mandato a Efeso.
13 Quando vieni, portami il
mantello che ho lasciato a Tròade, in casa di Carpo. Portami anche i
libri, ma soprattutto le pergamene.
14
Alessandro, il fabbro, si è comportato molto male con me: il Signore lo
ripagherà in proporzione di quel che ha fatto.
15 Non fidarti di lui, perché si è
messo decisamente contro ciò che noi abbiamo predicato.
16 La prima volta che ho dovuto difendermi in
tribunale, nessuno mi è rimasto vicino. Mi hanno abbandonato tutti. Dio
non voglia tenerne conto!
17 Però il
Signore è rimasto con me e mi ha dato la forza: di modo che, anche in
quella occasione, io ho potuto annunziare il suo messaggio e farlo ascoltare a
tutti quelli che non conoscono Dio. Allora il Signore mi ha liberato dal
pericolo estremo.
18 Egli mi libererà
ancora da ogni male e mi salverà per farmi entrare nel suo regno eterno.
A lui la gloria, per sempre! Amen.
SALUTI E AUGURI
19 Salutami Prisca, Aquila e la famiglia
di Onesiforo.
20 Eràsto è restato
a Corinto. Tròfimo l'ho lasciato a Milèto perché si era
ammalato.
21 Cerca di venire prima dell'inverno!
Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e tutti gli altri
fratelli nella fede.
22 Il Signore sia con te.
La grazia di Dio sia con voi.
LETTERA A TITO
CAPITOLO 1
SALUTO
1 Io, Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo, sono incaricato di portare
la fede a quelli che Dio ha scelti. Devo far loro conoscere la verità che
è fondamento della genuina religione,
2-3
perché abbiano la speranza della vita eterna. Dio, nostro Salvatore, non
inganna nessuno. Egli ha promesso quella vita fin dai tempi più antichi,
e nel tempo stabilito mi ha fatto conoscere la sua parola dandomi l'incarico di
predicarla.
4 Per questo io scrivo a te, Tito,
che mi sei vero figlio per la fede comune. Dio nostro Padre e Gesù Cristo
nostro Salvatore diano a te grazia e pace.
I RESPONSABILI NELLA COMUNITA'
5 Ti ho lasciato nell'isola di Creta
perché tu finisca quel che è rimasto da fare: perché tu
stabilisca in ogni città alcuni responsabili, seguendo le mie istruzioni.
6 Essi devono avere un'ottima reputazione.
Ognuno sia fedele alla propria moglie, i suoi figli siano credenti che non
possano essere accusati di comportamento disordinato o di disubbidienza.
7 Perché un vescovo è come un
amministratore di Dio, perciò non deve dare occasioni a rimproveri. Non
deve essere superbo, collerico, ubriacone, violento, avido di guadagno.
8 Sia invece generoso con chi chiede
ospitalità, amante del bene, saggio, giusto, integro nella fede, capace
di controllarsi.
9 Se sarà tenacemente
legato alla parola degna di fede che gli è stata insegnata,
diventerà capace di esortare gli altri con un sano insegnamento e di
mostrare gli errori di chi insegna in modo contrario.
CONTRO GLI ERETICI
10 Infatti vi sono molti ribelli,
imbroglioni e chiacchieroni, specialmente fra gente di origine ebraica.
11 Bisogna farli tacere, perché per amore
di guadagno disonesto portano disordine in famiglie intere insegnando quel che
non si deve.
12 Proprio uno del loro paese fu
vero indovino, quando disse: «I Cretesi sono sempre bugiardi, cattive
bestie, pigri pancioni».
13 Questa
affermazione è vera. Riprendili perciò severamente, perché
abbiano una fede sana
14 e la smettano di correre
dietro a favole ebraiche e a comandamenti di uomini che rifiutano la
verità.
15 Tutto è puro per chi
è puro, al contrario niente è puro per i corrotti e gli increduli,
perché la loro mente e la loro coscienza sono impure.
16 Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano
con i fatti. Sono detestabili, ribelli e incapaci di qualsiasi opera
buona.
CAPITOLO 2
ANZIANI, GIOVANI E SCHIAVI CREDENTI
1 Insegna quel che è conforme alla giusta
dottrina.
2 Gli uomini anziani siano sobri,
seri, saggi, maturi nella fede, nell'amore, nella pazienza.
3 Anche le donne anziane tengano un
comportamento degno di persone credenti: non facciano pettegolezzi e non siano
schiave del vino. Invece sappiano dare buoni consigli,
4 per insegnare alle donne più giovani ad
amare il marito e i figli,
5 le aiutino a essere
prudenti, caste e buone, ad aver cura della casa e a essere sottomesse ai loro
mariti. Così nessuno potrà dir male della parola di Dio.
6 Esorta anche i giovani a essere responsabili.
7 Tu stesso devi essere in tutto un esempio di
buone opere. Il tuo insegnamento sia genuino e serio.
8 Usa parole corrette, che non possano essere
criticate, in modo che gli oppositori si sentano a disagio, non avendo nulla da
dire contro di noi.
9 Quelli che sono schiavi
siano pienamente sottomessi ai loro padroni: li accontentino, non li
contraddicano. 10 Non devono rubare, anzi dimostrino sempre completa
lealtà. Così renderanno onore in tutto all'insegnamento di Dio
nostro Salvatore.
UN POPOLO CHE APPARTIENE A DIO
11 Dio infatti ha manifestato per tutti gli
uomini la sua grazia che salva.
12 Questa grazia
ci insegna a respingere ogni malvagità e i nostri cattivi desideri, per
vivere invece in questo mondo una vita piena di saggezza, di giustizia e di
amore verso Dio.
13 Intanto aspettiamo che si
manifesti la gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli
è la nostra gioia e la nostra speranza.
14 Egli ha dato se stesso per noi, per liberarci
da ogni malvagità e avere un suo popolo puro e impegnato in buone opere.
15 Questo devi dire usando tutta la tua
autorità, quando insegni, esorti e rimproveri. Nessuno deve
disprezzarti.
CAPITOLO 3
IL COMPORTAMENTO DEI CREDENTI
1 Ricorda a tutti che devono essere sottomessi
alle autorità e ai governanti, che devono ubbidire ed essere pronti per
ogni buona azione.
2 Non parlino male di
nessuno, non siano litigiosi; anzi, siano umili e gentili con tutti.
3 Prima anche noi eravamo pazzi, ribelli,
corrotti, schiavi di molti desideri e pensieri malvagi. Vivevamo nella
cattiveria e nell'invidia: odiosi agli altri e pieni di odio tra noi.
4 Ma ecco che Dio nostro Salvatore ci ha
rivelato la sua bontà e il suo amore per gli uomini.
5 Noi non abbiamo fatto nulla che potesse
piacere a lui, ma egli ci ha salvati perché ha avuto pietà di noi.
Ci ha salvati con lo Spirito Santo in un battesimo che fa risorgere a nuova
vita,
6 perché Dio ha sparso
abbondantemente su noi lo Spirito Santo per mezzo di Gesù Cristo nostro
Salvatore.
7 Così, perdonati e rinnovati
dalla sua grazia, riceviamo la vita eterna che speriamo.
8 Queste parole meritano fiducia, e desidero che
tu insista nel ripeterle, perché quelli che hanno creduto in Dio si
impegnino fedelmente nel compiere buone opere. Questo è buono e utile per
tutti.
9 Evita invece le questioni sciocche, i
lunghi elenchi di antenati, le discussioni e le polemiche a proposito della
legge di Mosè perché sono inutili e vane.
10 Dopo averlo ammonito una prima e una seconda
volta, schiva chi è fazioso;
11 tu sai
che questa gente si è allontanata dalla giusta strada, continua a peccare
e si condanna da sé.
ISTRUZIONI PERSONALI
12 Quando ti avrò mandato Artema
o Tichico, fa' di tutto per raggiungermi a Nicòpoli perché ho
deciso di passare l'inverno là.
13
Provvedi con cura al viaggio di Zena, l'avvocato, e di Apollo: fa' in modo che
non manchino di nulla.
14 Anche i nostri devono
imparare a impegnarsi in buone opere, per saper affrontare precise
necessità e non essere gente inutile.
SALUTI FINALI
15 Tutti quelli ch sono con me ti
salutano. Tu saluta tutti i nostri amici nella fede. La grazia di Dio sia con
tutti voi.