LA SACRA BIBBIA - NUOVO TESTAMENTO - LETTERE A TIMOTEO E TITO

INTRODUZIONE ALLE LETTERE DI PAOLO A TIMOTEO E A TITO

Caratteristiche principali

Per le persone che qui sono indicate come destinatari e per i temi che vi sono svolti, queste lettere sono spesso chiamate «pastorali». Infatti si presentano come istruzioni che Paolo in via a due «pastori» perché sappiano combattere le false dottrine (1 Timòteo 1,3-11; 4,1-5; 6,3-10; 2 Timòteo 3,1-9; Tito 1,10-16), abbiano un comportamento esemplare (1 Timòteo 3,1-7; 4,6-16; 6,11-16.20; 2 Timòteo 1,6-8.13.14; 2,1-26; 3,14; Tito 2,7-8) e governino la loro comunità (1 Timòteo 1,18-3,13; 5,1-6,2; 6,17-19; 2 Timòteo 2,2.14.24-26; 4,5.13-15; Tito 1,5; 2,1-10; 2,15-3,2.8-14).
Dall'insieme di queste pagine emerge una visione delle chiese un po' diversa da quella presentata altrove. Qui vi è una insistenza particolare sulla sana dottrina che costituisce il «deposito» della fede comune (1 Timòteo 6,20; 2 Timòteo 4,3). Chiara è l'importanza data ai responsabili (vescovi o pastori, anziani o presbiteri, diaconi) mentre i ruoli o ministeri profetici e carismatici sembrano decisamente collocati in secondo piano (vedi invece i Corinzi). Una situazione del genere è tipica della fine del primo secolo.

Primi lettori

Non conosciamo le persone e le comunità alle quali l'autore inviò questi scritti. Si è portati a pensare che, per loro, doveva essere particolarmente utile ricevere l'insegnamento e le direttive che Paolo avrebbe rivolto a due dei suoi più importanti collaboratori, incaricati di dirigere alcuni gruppi cristiani. Perciò questi destinatari dovevano essere pastori o ambienti dove si richiedeva una riflessione sul ruolo dei pastori. Timòteo e Tito, che in questo senso dovevano costituire per loro due modelli concreti, erano abbastanza noti.
Timòteo incontra Paolo a Listra. Probabilmente apparteneva al ceto borghese di quella città. Era figlio di padre greco e di madre ebrea divenuta cristiana (Atti 16,13); non era cresciuto nella religione ebraica e non aveva ricevuto la circoncisione, ma sin da bambino sua madre Eunìce e sua nonna Lòide lo avevano educato alla fede cristiana (2 Timòteo 1,5 e 3,15).
Iniziò a collaborare con Paolo in giovane età (1 Timòteo 4,12 e 5,1) e rimase a lungo accanto a lui. A un certo punto ricevette l'incarico solenne di apostolo mediante l'imposizione delle mani da parte degli anziani (1 Timòteo 4,14 e 2 Timòteo 1,6).
Svolse varie missioni speciali: a Tessalonica, a Corinto, a Filippi (1 Tessalonicesi 3,2; 1 Corinzi 4,17; 16,10; Filippesi 2,19). Per qualche tempo fu responsabile della comunità cristiana di Efeso (1 Timòteo 1,3). Tito è ricordato meno spesso. Nacque in una famiglia pagana (Gàlati 2,3) e fu convertito da Paolo (Tito 1,4). Partecipò con l'apostolo all'assemblea di Gerusalemme (Gàlati 2,1-3), in seguito lavorò per mettere ordine tra i cristiani di Corinto (2 Corinzi 7,13-15; 8,16-24) e infine diventò vescovo della comunità di Creta (Tito 1,5-7).

Autore

Lo stile e il contenuto rendono difficile l'attribuzione diretta di questi scritti a Paolo; in proposito già le testimonianze più antiche non sono sempre unanimi. Molto probabilmente l'autore fu un cristiano della seconda generazione. Questi, utilizzando il nome dell'apostolo, alcuni temi del suo insegnamento tramandato oralmente e certi ricordi relativi alla sua persona e ai suoi collaboratori, avrebbe composto tre lettere che riteneva opportune per le comunità del suo tempo. Circa la sua identità si sono fatte varie ipotesi, ma nessuna è sorretta da prove del tutto convincenti. Anche la data delle lettere è incerta: tuttavia non deve essere collocata oltre la fine del primo secolo.

Schema della prima lettera a Timòteo

- L'annunzio del vangelo 1,1-20
- L'organizzazione del culto 2,1-15
- Vescovi e diaconi 3,1-16
- Il compito pastorale di Timòteo 4,1-6,2
- Conclusione 6,3-21

Schema della seconda lettera a Timòteo

- Indirizzo, ringraziamento e incoraggiamento 1,1-18
- Sofferenza di Timòteo per il vangelo 2,1-13
- Il pastore vigilante 2,14-4,5
- Ultime raccomandazioni 4,6-18
- Saluti 4,19-22

Schema della lettera a Tito

- Indirizzo e saluto 1,1-4
- L'organizzazione della Chiesa 1,5-16
- La vita dei credenti 2,1-3,11
- Raccomandazioni pratiche, saluti 3,12-15

PRIMA LETTERA A TIMOTEO

CAPITOLO 1

SALUTO

1 Io, Paolo apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro Salvatore e di Gesù Cristo nostra speranza
2 scrivo a Timòteo, mio vero figlio nella fede. Dio nostro Padre e Gesù Cristo nostro Signore diano a te grazia, misericordia e pace.

AVVERTIMENTO CONTRO LE FALSE DOTTRINE

3 Quando partii per andare in Macedonia ti raccomandai di rimanere a Efeso. Restaci ancora, ti prego, perché vi sono alcuni che insegnano false dottrine e tu devi ordinare che smettano.
4 Di' loro di non interessarsi più a quelle favole, a quei lunghi elenchi di antenati: sono cose che provocano solo discussioni e non riguardano quella salvezza che Dio ci fa conoscere mediante la fede.
5 Questa mia raccomandazione ha uno scopo: vuole far sorgere quell'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
6 Alcuni si sono allontanati da questa strada e si sono persi in stupide discussioni.
7 Pretendono di essere maestri nella legge di Dio, ma in realtà non capiscono quel che dicono, anche se l'affermano con tanta sicurezza.
8 Certo, noi sappiamo che la legge è una buona cosa, se è usata come si deve.
9 Ricordiamo che una legge non è fatta per quelli che agiscono bene, ma per quelli che agiscono male; per i ribelli e i delinquenti, per i malvagi e i peccatori, per quelli che non rispettano Dio e quel che è santo, per gli assassini e per quelli che uccidono il padre o la madre;
10 per gli immorali, per i depravati, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi e gli spergiuri: insomma per tutti quelli che vanno contro la sana dottrina.
11 Questa dottrina è contenuta nel messaggio del Signore che è stato affidato a me; esso viene da Dio, glorioso e benedetto.

RINGRAZIAMENTO PER LA BONTÀ DI DIO

12 Ringrazio Gesù Cristo nostro Signore: egli mi ha stimato degno di fiducia e mi ha dato un incarico e mi dà la forza di compierlo.
13 Eppure prima io avevo parlato male di lui, l'avevo offeso e l'avevo perseguitato. Ma Dio ha avuto misericordia di me, perché allora ero andato lontano dalla fede e non sapevo quel che facevo.
14 Così la bontà del Signore è stata abbondante su di me: mi ha dato la fede e l'amore che vengono dall'unione con Gesù Cristo.
15 Questa è una parola sicura, degna di essere accolta da tutti: «Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori». Io sono il primo dei peccatori,
16 ma proprio per questo Dio ha avuto misericordia di me. Perché Gesù Cristo mostrasse in me, per primo, tutta la sua sapienza, per dare un esempio a tutti quelli che in futuro crederanno in lui e riceveranno la vita che viene da Dio.
17 A Dio, unico e invisibile, al re eterno e immortale, a lui onore e gloria per sempre! Amen.

LE RESPONSABILITÀ DI TIMOTEO

18 Timòteo, figlio mio, ti lascio queste raccomandazioni ricordando ciò che i profeti della comunità hanno detto di te. Quelle parole siano la tua forza nella buona battaglia che devi combattere.
19 Conserva la fede e una buona coscienza. Alcuni non hanno ascoltato la loro coscienza e hanno rovinato la loro fede.
20 Tra questi ci sono Imenèo e Alessandro: io li ho consegnati al potere di Satana, così impareranno a non parlare più contro Dio.

CAPITOLO 2

ISTRUZIONI SULLA PREGHIERA

1 Innanzi tutto ti raccomando che si facciano preghiere a Dio per tutti gli uomini: domande, suppliche e ringraziamenti.
2 Bisogna pregare per i re e per tutti quelli che hanno autorità, affinché si possa vivere una vita tranquilla, in pace; una vita dignitosa e dedicata a Dio.
3 Tutto ciò è buono e piace a Dio nostro Salvatore.
4 Egli vuole che tutti gli uomini arrivino alla salvezza e alla conoscenza della verità.
5 Perché uno solo è Dio, e uno solo è il mediatore tra Dio e gli uomini: l'uomo Gesù Cristo.
6 Egli ha dato la sua vita come prezzo del riscatto di tutti noi. A questo modo, nel tempo stabilito, egli ha dato la prova che Dio vuol salvare tutti gli uomini.
7 Per questo io sono stato fatto messaggero e apostolo, con l'incarico di insegnare ai pagani la fede e la verità. Sono sincero, non dico menzogne.
8 Dunque, voglio che in ogni luogo gli uomini facciano preghiere, alzino verso il cielo mani pure, senza collera o rancore.
9 E così preghino anche le donne: con abiti decenti, con modestia e semplicità. I loro ornamenti non siano complicate pettinature, gioielli d'oro, perle e vestiti lussuosi.
10 Invece, siano ornate di opere buone, adatte a donne che dicono di amare Dio.
11 Durante le riunioni le donne restino il silenzio, senza pretese.
12 Non permetto alle donne di insegnare né di comandare agli uomini. Devono starsene tranquille.
13 Perché Adamo è stato creato per primo e poi Eva.
14 Inoltre, non fu Adamo che si lasciò ingannare: fu la donna a lasciarsi ingannare e a disubbidire agli ordini di Dio.
15 Tuttavia anche la donna si salverà, nella sua vita di madre, se conserva la fede e l'amore e la santità, nella modestia.

CAPITOLO 3

I PASTORI DELLA COMUNITA'

1 Ecco una parola sicura: se qualcuno desidera avere un compito di pastore nella comunità, desidera una cosa seria.
2 Un pastore deve essere un uomo buono, fedele alla propria moglie, capace di controllarsi, prudente, dignitoso, pronto ad accogliere gli ospiti, capace d'insegnare
3 Non può essere un ubriacone, un violento o uno che litiga facilmente: sia invece gentile e non si mostri attaccato ai soldi.
4 Sappia governare bene la sua famiglia, i suoi figli siano ubbidienti e rispettosi.
5 Perché, se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?
6 Egli non deve essere convertito da poco tempo, altrimenti potrebbe andare in superbia e finire condannato come il diavolo.
7 Infine, bisogna che egli sia stimato anche da quelli che non sono cristiani, perché nessuno lo disprezzi ed egli non cada in qualche trappola del diavolo.

I DIACONI

8 Anche i diaconi devono essere uomini seri e sinceri: non ubriaconi, e non cerchino guadagni disonesti.
9 Essi devono conservare la verità della fede con una coscienza pura.
10 Perciò prima siano messi alla prova e poi, se non si troverà niente da dire contro di loro, potranno lavorare come diaconi.
11 Anche le donne siano serie, non pettegole, capaci di controllarsi e fedeli in tutto.
12 Il diacono deve essere fedele alla propria moglie, saper governare bene la famiglia ed educare i figli.
13 I diaconi che svolgono bene il loro compito saranno onorati da tutti e potranno parlare con sicurezza della fede in Gesù Cristo.

IL MISTERO RIVELATO

14 Ti scrivo questa lettera, ma spero di poter venire presto da te.
15 Tuttavia può darsi che io non venga presto; perciò voglio che tu sappia come devi comportarti nella casa di Dio, cioè nella Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.
16 Davvero grande è il mistero della nostra fede:
Cristo.
Si è manifestato come uomo.
Fu dichiarato giusto
mediante lo Spirito Santo.
Apparve agli angeli.
Fu annunziato ai popoli pagani.
Molti credettero in lui.
Fu portato nella gloria di Dio.

CAPITOLO 4

I FALSI MAESTRI

1 Lo Spirito parla chiaro: ci dice che negli ultimi tempi alcuni abbandoneranno la fede, seguiranno maestri di inganno e dottrine diaboliche.
2 Si lasceranno affascinare da ipocriti e imbroglioni che hanno la coscienza segnata con il marchio a fuoco di criminali.
3 Questa gente insegnerà che è proibito sposarsi e che non si devono mangiare certi cibi. Ma Dio ha creato questi alimenti per quelli che credono in lui e conoscono la verità, perché li mangino facendo preghiere di ringraziamento.
4 Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono: non c'è niente da scartare. Tutto deve essere accolto ringraziando Dio,
5 perché la parola di Dio e la preghiera rendono ogni cosa gradita a Dio.

UN BUON SERVITORE DI GESÙ CRISTO

6 Se darai queste istruzioni ai fratelli nella fede, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù; mostrerai di essere stato nutrito dalle parole della fede e dalla buona dottrina che hai seguito.
7 Non dare ascolto a favole stupide e contrarie alla fede. Allenati continuamente ad amare Dio.
8 Allenare il corpo serve a poco; amare Dio, invece, serve a tutto. Perché ci garantisce la vita quaggiù e ci promette la vita futura.
9 Questa è una parola sicura, degna di essere accolta e creduta.
10 Infatti noi lavoriamo e lottiamo, perché abbiamo messo la nostra speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto di quelli che credono.
11 Queste sono le cose che tu devi raccomandare e insegnare.
12 Nessuno deve avere poco rispetto di te perché sei giovane. Tu però devi essere di esempio per i credenti: nel tuo modo di parlare, nel tuo comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza.
13 Fino al giorno del mio arrivo, impegnati a leggere pubblicamente la Bibbia, a insegnare e a esortare.
14 Non trascurare il dono spirituale che Dio ti ha dato, che tu hai ricevuto quando i profeti hanno parlato e tutti i responsabili della comunità hanno posato le mani sul tuo capo.
15 Queste cose siano la tua preoccupazione e il tuo impegno costante. Così tutti vedranno i tuoi progressi.
16 Fa' attenzione a te stesso e a quel che insegni. Non cedere. Facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

CAPITOLO 5

RESPONSABILE VERSO TUTTI

1 Non rimproverare duramente un uomo anziano, ma esortalo come se fosse tuo padre. Tratta i giovani come fratelli,
2 le donne anziane come madri, quelle giovani come sorelle, con assoluta purezza.

LE VEDOVE

3 Abbi cura e rispetto per le vedove che sono veramente sole.
4 Se invece una vedova ha dei figli o nipoti, bisogna che questi imparino a mettere in pratica la loro fede prima di tutto verso le persone della propria famiglia. Devono imparare ad aiutare i loro genitori, perché così Dio vuole.
5 La donna che è veramente vedova e non ha nessuno mette la sua speranza in Dio, e giorno e notte gli chiede aiuto con la preghiera.
6 Invece la vedova che pensa solo a divertirsi, anche se vive, è già morta.
7 Tu raccomanda che le vedove non si comportino male.
8 Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi parenti, specialmente di quelli della sua famiglia, costui ha già tradito la sua fede ed è peggiore di uno che non crede.
9 Accetta nella lista ufficiale delle vedove solo quelle che hanno passato i sessant'anni. Inoltre, bisogna che siano state fedeli al marito
10 e che siano conosciute per le loro opere buone. Devono aver educato bene i loro figli, essere state generose nell'ospitalità e servizievoli verso tutti i credenti; devono aver aiutato i bisognosi e fatto ogni specie di opera buona.
11 Non mettere in quella lista le vedove giovani, perché se poi sono prese dal desiderio di sposarsi di nuovo abbandonano Cristo,
12 e così si rendono colpevoli di aver abbandonato il loro primo impegno.
13 Inoltre, trovandosi senza niente da fare, queste vedove imparano a girare qua a là per le case; non solo vivono nell'ozio, ma diventano anche curiose e pettegole, parlano di cose delle quali non dovrebbero interessarsi.
14 Perciò desidero che le giovani vedove si sposino di nuovo, abbiano figli e si prendano cura della loro casa; in modo che non diano ai nostri avversari occasione di parlar male di noi.
15 Purtroppo già alcune hanno abbandonato la strada giusta e sono andate dietro a Satana.
16 Se poi una donna cristiana ha delle vedove nella sua parentela, se ne occupi lei, senza essere di peso alla comunità: così la comunità potrà aiutare le vedove che sono veramente sole.

I RESPONSABILI DELLA COMUNITA'

17 I responsabili che governano bene la comunità meritano doppia ricompensa, specialmente quelli che faticano nella predicazione e nell'insegnamento.
18 Dice infatti la Bibbia: Non mettere la museruola al bue che trebbio il grano; e poi: «Il lavoratore ha diritto alla sua paga».
19 Non ascoltare accuse contro un responsabile se non sono confermate da due o tre testimoni, come dice la Bibbia.
20 Se qualcuno ha commesso una colpa, rimproveralo pubblicamente, in modo che anche gli altri ne abbiano timore.
21 Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli santi: ubbidisci a queste mie istruzioni e mettile in pratica con tutti, senza fare preferenze per nessuno.
22 Non aver fretta quando scegli qualcuno per un incarico nella comunità mediante l'imposizione delle mani, altrimenti sarai responsabile anche dei suoi peccati. Conservati puro.
23 Smetti di bere soltanto acqua; prendi anche un po' di vino per favorire la digestione, visto che sei spesso malato.
24 I peccati di certe persone si vedono chiaramente anche prima che siano condannate; i peccati di altre persone si scoprono soltanto dopo.
25 Come le opere buone si manifestano, così anche quelle non buone non possono restare nascoste.

CAPITOLO 6

GLI SCHIAVI CREDENTI

1 Quelli che si trovano a essere schiavi siano molto rispettosi verso i loro padroni, perché nessuno possa bestemmiare il nome di Dio e parlar male della nostra fede.
2 E se i padroni sono cristiani, non possono loro mancar di rispetto, per il semplice fatto che sono fratelli nella fede. Anzi devono servirli ancor meglio, proprio perché compiono un servizio verso persone credenti e amate da Dio.

LE FALSE DOTTRINE E LA VERA RICCHEZZA

Sono queste le cose che tu devi insegnare e raccomandare.
3 Se qualcuno insegna diversamente, se non segue le sane parole di Gesù Cristo nostro Signore e l'insegnamento della nostra religione,
45 è un superbo e un ignorante, un malato che va in cerca di discussioni e vuol litigare sulle parole. Da queste cose nascono invidie, contrasti, maldicenze, sospetti cattivi e discussioni senza fine. Chi fa così è gente squilibrata lontana dalla verità. Essi pensano che la religione sia un mezzo per far soldi.
6 Certo, la religione è una grande ricchezza, per chi si contenta di quel che ha.
7 Perché non abbiamo portato nulla in questo mondo e non potremo portar via nulla.
8 Dunque, quando abbiamo da mangiare e da vestirci, contentiamoci.
9 Quelli invece che vogliono diventare ricchi cadono nelle tentazioni, sono presi nella trappola di molti desideri stupidi e disastrosi, che fanno precipitare gli uomini nella rovina e nella perdizione.
10 Infatti, l'amore dei soldi è la radice di tutti i mali. Alcuni hanno avuto un tale desiderio di possedere, che sono andati lontani dalla fede e si sono tormentati da se stessi con molti dolori.

RACCOMANDAZIONI A TIMOTEO

11 Ma tu, uomo di Dio, evita tutte quelle cose. Cerca sempre la giustizia, il timor di Dio, la fede, l'amore, la pazienza e la bontà.
12 Combatti la buona battaglia della fede: afferra la vita eterna, perché Dio ti ha chiamato a viverla quando hai fatto la tua bella dichiarazione di fede di fronte a molti testimoni.
13 Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e davanti a Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza di fede di fronte a Ponzio Pilato, io ti faccio questa raccomandazione:
14 ubbidisci al comandamento ricevuto, conservati puro e senza macchia fino al giorno in cui verrà il Signore nostro Gesù Cristo.
15 Al tempo stabilito, la sua apparizione sarà decisa da Dio.
Egli è il Sovrano unico e beato,
il Re dei re, il Signore dei signori.
16 Egli solo è immortale
e abita in una luce
alla quale nessuno si può avvicinare.
Nessun uomo l'ha mai visto,
né potrà mai vederlo.
A lui onore e potenza, per sempre!
Amen.

I RICCHI

17 A quelli che possiedono ricchezze in questo mondo devi raccomandare di non essere orgogliosi. Non mettano la loro speranza in queste ricchezze incerte, ma in Dio: è lui che ci dà tutto con abbondanza, perché noi possiamo esserne contenti.
18 Facciano il bene, siano ricchi di opere buone, generosi e pronti a mettere in comune quel che possiedono.
19 Così si prepareranno un tesoro sicuro per l'avvenire, per ottenere la vera vita.

ULTIME RACCOMANDAZIONI

20 Timòteo, custodisci con cura tutto quel che ti è stato affidato. Evita le chiacchiere contrarie alla fede, le obiezioni che vengono da una falsa conoscenza.
21 Alcuni hanno preteso di avere questa conoscenza, ma poi si sono allontanati dalla fede.
La grazia di Dio sia con voi!

SECONDA LETTERA A TIMOTEO

CAPITOLO 1

SALUTO

1 Io Paolo apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, mandato ad annunziare la vita a noi promessa mediante Cristo Gesù
2 scrivo a Timòteo, mio carissimo figlio. Dio Padre e il Signore nostro Gesù Cristo diano a te grazia, misericordia e pace.

RINGRAZIAMENTO E INCORAGGIAMENTO

3 Ringrazio Dio: io lo servo con coscienza pura, come hanno fatto i miei antenati, e lo ringrazio ogni volta che mi ricordo di te nelle mie preghiere.
4 Notte e giorno ricordo le tue lacrime e ho un grande desiderio di rivederti per essere pieno di gioia.
5 Ricordo la tua fede sincera, quella fede che hanno avuto anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce. Sono certo che anche tu la possiedi.
6 Per questo ti raccomando di tener vivo in te quel dono di Dio che hai ricevuto, quando io ho posto le mie mani sul tuo capo.
7 Perché Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi; ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza.
8 Dunque non aver vergogna quando dichiari di essere dalla parte del Signore e non vergognarti di me che sono in prigione per lui. Piuttosto anche tu, aiutato dalla forza di Dio, soffri insieme con me per il vangelo.
9 Perché Dio ci ha salvati e ci ha chiamati a essere il suo popolo; non a causa delle opere che noi abbiamo compiuto, ma per sua decisione e per sua generosità. Da sempre, Dio è generoso verso di noi, per mezzo di Gesù Cristo;
10 ma la sua generosità si è chiaramente manifestata ora che è venuto Gesù Cristo, il nostro Salvatore. Egli ha distrutto il potere della morte e, con l'annunzio della sua parola, ci ha fatto conoscere la vita immortale. 11 Dio mi ha incaricato di annunziare questo messaggio, di essere apostolo e maestro.
12 Per questo io soffro tanti mali, ma non me ne vergogno. Infatti io so a chi ho dato la mia fiducia e sono convinto che egli è capace di conservare fino all'ultimo giorno ciò che mi è stato affidato.
13 Le sane parole che hai ascoltato da me, siano per te come un modello e continua nella fede e nell'amore che ci vengono da Cristo Gesù.
14 Con l'aiuto dello Spirito Santo che abita in noi, custodisci il buon deposito che ti è stato affidato.
15 Come tu sai, tutti quelli dell'Asia Minore mi hanno abbandonato. Tra gli altri, anche Figelo ed Ermògene.
16 Il Signore benedica la famiglia di Onesiforo, perché molte volte egli è venuto a darmi conforto. Non ha avuto vergogna di me che sono in prigione.
17 Anzi, quando è venuto a Roma mi ha cercato con premura, finché non mi ha trovato.
18 Il Signore gli faccia trovare la misericordia di Dio nel giorno del giudizio. E tu sai meglio di me quanto egli mi sia stato utile mentre ero ad Efeso.

CAPITOLO 2

IL BUON SOLDATO DI CRISTO

1 Figlio mio, prendi forza dalla grazia che ci viene da Cristo Gesù.
2 Ciò che io ho detto alla presenza di molti testimoni affidalo a persone fidate che siano in grado a loro volta di insegnarlo anche ad altre persone.
3 Prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
4 Quando uno fa il soldato non perde tempo con i problemi della vita comune: si preoccupa soltanto di far contento il suo comandante.
5 Anche nelle gare sportive, un atleta può ottenere il premio soltanto se rispetta le regole.
6 E il contadino che lavora duramente deve essere il primo a raccogliere i frutti.
7 Cerca di capire quel che ti dico. Certamente il Signore ti darà l'intelligenza per comprendere ogni cosa.
8 Ricordati di Gesù Cristo
e di ciò che io annunzio:
Fu un discendente del re Davide,
Dio lo risuscitò da morte.
9 Per lui io soffro fino a essere incatenato come delinquente. Ma la parola di Dio non è incatenata!
10 Perciò io sopporto ogni difficoltà a vantaggio di quelli che Dio si è scelti, perché anch'essi possano raggiungere la salvezza che ci viene da Cristo Gesù e la gloria eterna.
11 Queste sono parole sicure:
«Se noi moriamo con lui,
con lui anche vivremo.
12 Se con lui soffriamo
con lui anche regneremo.
Se noi lo rifiutiamo, anche lui ci rifiuterà.
13 E anche se noi non gli siamo fedeli,
egli rimane fedele,
perché non può mettersi in contraddizione
con se stesso».

IL BUON SERVITORE DI CRISTO

14 A tutti ricorda queste cose. Scongiurali, davanti a Dio, di evitare discussioni sulle parole; sono discussioni che non servono a niente e portano alla rovina quelli che le ascoltano.
15 Tu cerca di essere degno di lode davanti a Dio, come un lavoratore che non deve vergognarsi del suo lavoro, come un onesto predicatore della parola di verità.
16 Evita le chiacchiere inutili; chi le fa si allontana sempre più da Dio,
17 e insegna dottrine malsane, che si diffondono come cancrena in una ferita. Così hanno fatto anche Imenèo e Filèto.
18 Essi si sono allontanati dalla verità, e ora mettono in difficoltà la fede di altri insegnando che la nostra risurrezione è già avvenuta.
19 Tuttavia, le solide fondamenta poste da Dio sono resistenti. Vi sono scolpite queste parole:
«Il Signore conosce quelli che sono suoi» e
«Chi invoca il nome del Signore
deve allontanarsi dal male».
20 In una grande casa, però, non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento; vi sono anche vasi di legno e di terracotta. Quelli preziosi sono riservati per occasioni speciali, gli altri si usano ogni giorno.
21 Se uno si purifica da tutti i mali che ho detto, sarà come un vaso prezioso, santificato, utile al suo padrone, pronto per ogni opera buona.
22 Sta' lontano dalle passioni che attirano i giovani. Insieme con tutti quelli che si rivolgono al Signore con cuore puro, tu devi impegnarti a raggiungere la giustizia, la fede, l'amore, la pace.
23 Evita le discussioni stupide e disordinate: tu sai che provocano litigi.
24 Invece uno che lavora per il Signore non deve essere litigioso. Si mostri gentile con tutti, capace di insegnare, paziente di fronte alle offese.
25 Deve saper rimproverare con dolcezza quelli che gli si mettono contro, con la speranza che Dio darà anche a questa gente l'occasione di cambiar vita e di conoscere la verità.
26 Così ritroveranno il buon senso, si libereranno dalla trappola del demonio che li aveva presi per farli ubbidire alla sua volontà.

CAPITOLO 3

NEGLI ULTIMI GIORNI

1 Devi sapere che negli ultimi tempi si avranno giorni difficili.
2 Gli uomini saranno egoisti, avari, fanfaroni, orgogliosi e bestemmiatori; si ribelleranno ai genitori, non avranno riconoscenza per nessuno e non rispetteranno le cose sante.
3 Saranno senza amore, duri, maldicenti e intrattabili. Saranno violenti, nemici del bene,
4 traditori e accecati dalla superbia, attaccati ai piaceri più che a Dio.
5 Conserveranno l'apparenza esterna della fede, ma avranno rifiutato la sua forza interiore. Sta' lontano anche da questa gente!
6 Tra questi vi sono alcuni che entrano nelle case e riescono a dominare certe donnette, cariche di peccati, schiave di ogni passione.
7 Sono donne sempre pronte a imparare, ma non arrivano mai a conoscere la verità.
8 E quegli uomini si comportano come i maghi Iannes e Iambres che si erano messi contro Mosè: essi si mettono contro la verità. Sono uomini dalla mente corrotta, e la loro fede non vale nulla.
9 Ma non andranno molto lontano: presto tutti vedranno che sono stupidi, come è accaduto per quei maghi antichi.

RACCOMANDAZIONI

10 Tu invece mi sei stato sempre vicino; hai seguito il mio insegnamento, il mio modo di fare, i miei progetti, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia resistenza.
11 Hai visto le mie sofferenze e le mie persecuzioni, anche quelle che mi hanno colpito ad Antiòchia, a Icònio e a Listra: eppure il Signore mi ha liberato da tutte le difficoltà.
12 Del resto tutti quelli che vogliono rimanere fedeli a Dio e uniti a Gesù Cristo saranno perseguitati.
13 Ma gli uomini malvagi e impostori andranno sempre peggio: nello stesso tempo saranno imbroglioni e imbrogliati.
14 Tu però rimani fermo, fedele alla verità che hai imparato e della quale sei pienamente convinto. Ricorda da chi l'hai imparata.
15 Tu conosci la sacra Bibbia già da quando eri bambino: essa può darti la saggezza che conduce alla salvezza, per mezzo della fede in Cristo Gesù.
16 Tutto ciò che è scritto nella Bibbia è ispirato da Dio, e quindi è utile per insegnare la verità, per convincere, per correggere gli errori ed educare a vivere in modo giusto.
17 E così ogni uomo di Dio può essere perfettamente pronto, ben preparato a compiere ogni opera buona.

CAPITOLO 4
1 Davanti a Dio e davanti a Cristo Gesù che si manifesterà come re, quando verrà a giudicare i vivi e i morti, voglio farti una raccomandazione:
2 predica la parola di Dio, insisti in ogni occasione, rimprovera, raccomanda e incoraggia, usando tutta la tua pazienza e la tua capacità d'insegnare.
3 Perché ci sarà un tempo nel quale gli uomini non vorranno più ascoltare la sana dottrina, ma seguiranno le loro voglie: si procureranno molti nuovi maestri, i quali insegneranno le cose che essi avranno voglia di ascoltare.
4 Non daranno più ascolto alla verità e andranno dietro alle favole.
5 Tu pero sta' sempre in guardia, sopporta le sofferenze, continua il tuo lavoro di predicatore del vangelo, porta a termine il tuo impegno a servizio di Dio.

PAOLO SENTE VICINA LA MORTE

6 Quanto a me, ormai è giunta l'ora di offrire la mia vita come sacrificio a Dio. E' il momento di iniziare il mio ultimo viaggio.
7 Ho combattuto la buona battaglia, sono arrivato fino al termine della mia corsa e ho conservato la fede.
8 Ora mi aspetta il premio della vittoria: il Signore, che è giudice giusto, mi consegnerà la corona di uomo giusto. Nell'ultimo giorno egli la consegnerà non solo a me, ma anche a tutti quelli che aspettano con amore il momento del suo ritorno.

ULTIME RACCOMANDAZIONI

9 Fa' il possibile per venire presto da me,
10 perché Dema mi ha abbandonato: ha preferito le cose di questo mondo ed è andato a Tessalonica. Anche Crescente e Tito sono andati via, uno verso la Galazia e l'altro in Dalmazia.
11 Soltanto Luca è con me. Porta con te anche Marco, perché mi sarà utile nel lavoro a servizio di Dio.
12 Tìchico l'ho mandato a Efeso.
13 Quando vieni, portami il mantello che ho lasciato a Tròade, in casa di Carpo. Portami anche i libri, ma soprattutto le pergamene.
14 Alessandro, il fabbro, si è comportato molto male con me: il Signore lo ripagherà in proporzione di quel che ha fatto.
15 Non fidarti di lui, perché si è messo decisamente contro ciò che noi abbiamo predicato.
16 La prima volta che ho dovuto difendermi in tribunale, nessuno mi è rimasto vicino. Mi hanno abbandonato tutti. Dio non voglia tenerne conto!
17 Però il Signore è rimasto con me e mi ha dato la forza: di modo che, anche in quella occasione, io ho potuto annunziare il suo messaggio e farlo ascoltare a tutti quelli che non conoscono Dio. Allora il Signore mi ha liberato dal pericolo estremo.
18 Egli mi libererà ancora da ogni male e mi salverà per farmi entrare nel suo regno eterno. A lui la gloria, per sempre! Amen.

SALUTI E AUGURI

19 Salutami Prisca, Aquila e la famiglia di Onesiforo.
20 Eràsto è restato a Corinto. Tròfimo l'ho lasciato a Milèto perché si era ammalato.
21 Cerca di venire prima dell'inverno! Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e tutti gli altri fratelli nella fede.
22 Il Signore sia con te. La grazia di Dio sia con voi.

LETTERA A TITO

CAPITOLO 1

SALUTO

1 Io, Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo, sono incaricato di portare la fede a quelli che Dio ha scelti. Devo far loro conoscere la verità che è fondamento della genuina religione,
2-3 perché abbiano la speranza della vita eterna. Dio, nostro Salvatore, non inganna nessuno. Egli ha promesso quella vita fin dai tempi più antichi, e nel tempo stabilito mi ha fatto conoscere la sua parola dandomi l'incarico di predicarla.
4 Per questo io scrivo a te, Tito, che mi sei vero figlio per la fede comune. Dio nostro Padre e Gesù Cristo nostro Salvatore diano a te grazia e pace.

I RESPONSABILI NELLA COMUNITA'

5 Ti ho lasciato nell'isola di Creta perché tu finisca quel che è rimasto da fare: perché tu stabilisca in ogni città alcuni responsabili, seguendo le mie istruzioni.
6 Essi devono avere un'ottima reputazione. Ognuno sia fedele alla propria moglie, i suoi figli siano credenti che non possano essere accusati di comportamento disordinato o di disubbidienza.
7 Perché un vescovo è come un amministratore di Dio, perciò non deve dare occasioni a rimproveri. Non deve essere superbo, collerico, ubriacone, violento, avido di guadagno.
8 Sia invece generoso con chi chiede ospitalità, amante del bene, saggio, giusto, integro nella fede, capace di controllarsi.
9 Se sarà tenacemente legato alla parola degna di fede che gli è stata insegnata, diventerà capace di esortare gli altri con un sano insegnamento e di mostrare gli errori di chi insegna in modo contrario.

CONTRO GLI ERETICI

10 Infatti vi sono molti ribelli, imbroglioni e chiacchieroni, specialmente fra gente di origine ebraica.
11 Bisogna farli tacere, perché per amore di guadagno disonesto portano disordine in famiglie intere insegnando quel che non si deve.
12 Proprio uno del loro paese fu vero indovino, quando disse: «I Cretesi sono sempre bugiardi, cattive bestie, pigri pancioni».
13 Questa affermazione è vera. Riprendili perciò severamente, perché abbiano una fede sana
14 e la smettano di correre dietro a favole ebraiche e a comandamenti di uomini che rifiutano la verità.
15 Tutto è puro per chi è puro, al contrario niente è puro per i corrotti e gli increduli, perché la loro mente e la loro coscienza sono impure.
16 Dichiarano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti. Sono detestabili, ribelli e incapaci di qualsiasi opera buona.

CAPITOLO 2

ANZIANI, GIOVANI E SCHIAVI CREDENTI

1 Insegna quel che è conforme alla giusta dottrina.
2 Gli uomini anziani siano sobri, seri, saggi, maturi nella fede, nell'amore, nella pazienza.
3 Anche le donne anziane tengano un comportamento degno di persone credenti: non facciano pettegolezzi e non siano schiave del vino. Invece sappiano dare buoni consigli,
4 per insegnare alle donne più giovani ad amare il marito e i figli,
5 le aiutino a essere prudenti, caste e buone, ad aver cura della casa e a essere sottomesse ai loro mariti. Così nessuno potrà dir male della parola di Dio.
6 Esorta anche i giovani a essere responsabili.
7 Tu stesso devi essere in tutto un esempio di buone opere. Il tuo insegnamento sia genuino e serio.
8 Usa parole corrette, che non possano essere criticate, in modo che gli oppositori si sentano a disagio, non avendo nulla da dire contro di noi.
9 Quelli che sono schiavi siano pienamente sottomessi ai loro padroni: li accontentino, non li contraddicano. 10 Non devono rubare, anzi dimostrino sempre completa lealtà. Così renderanno onore in tutto all'insegnamento di Dio nostro Salvatore.

UN POPOLO CHE APPARTIENE A DIO

11 Dio infatti ha manifestato per tutti gli uomini la sua grazia che salva.
12 Questa grazia ci insegna a respingere ogni malvagità e i nostri cattivi desideri, per vivere invece in questo mondo una vita piena di saggezza, di giustizia e di amore verso Dio.
13 Intanto aspettiamo che si manifesti la gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli è la nostra gioia e la nostra speranza.
14 Egli ha dato se stesso per noi, per liberarci da ogni malvagità e avere un suo popolo puro e impegnato in buone opere.
15 Questo devi dire usando tutta la tua autorità, quando insegni, esorti e rimproveri. Nessuno deve disprezzarti.

CAPITOLO 3

IL COMPORTAMENTO DEI CREDENTI

1 Ricorda a tutti che devono essere sottomessi alle autorità e ai governanti, che devono ubbidire ed essere pronti per ogni buona azione.
2 Non parlino male di nessuno, non siano litigiosi; anzi, siano umili e gentili con tutti.
3 Prima anche noi eravamo pazzi, ribelli, corrotti, schiavi di molti desideri e pensieri malvagi. Vivevamo nella cattiveria e nell'invidia: odiosi agli altri e pieni di odio tra noi.
4 Ma ecco che Dio nostro Salvatore ci ha rivelato la sua bontà e il suo amore per gli uomini.
5 Noi non abbiamo fatto nulla che potesse piacere a lui, ma egli ci ha salvati perché ha avuto pietà di noi. Ci ha salvati con lo Spirito Santo in un battesimo che fa risorgere a nuova vita,
6 perché Dio ha sparso abbondantemente su noi lo Spirito Santo per mezzo di Gesù Cristo nostro Salvatore.
7 Così, perdonati e rinnovati dalla sua grazia, riceviamo la vita eterna che speriamo.
8 Queste parole meritano fiducia, e desidero che tu insista nel ripeterle, perché quelli che hanno creduto in Dio si impegnino fedelmente nel compiere buone opere. Questo è buono e utile per tutti.
9 Evita invece le questioni sciocche, i lunghi elenchi di antenati, le discussioni e le polemiche a proposito della legge di Mosè perché sono inutili e vane.
10 Dopo averlo ammonito una prima e una seconda volta, schiva chi è fazioso;
11 tu sai che questa gente si è allontanata dalla giusta strada, continua a peccare e si condanna da sé.

ISTRUZIONI PERSONALI

12 Quando ti avrò mandato Artema o Tichico, fa' di tutto per raggiungermi a Nicòpoli perché ho deciso di passare l'inverno là.
13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, l'avvocato, e di Apollo: fa' in modo che non manchino di nulla.
14 Anche i nostri devono imparare a impegnarsi in buone opere, per saper affrontare precise necessità e non essere gente inutile.

SALUTI FINALI

15 Tutti quelli ch sono con me ti salutano. Tu saluta tutti i nostri amici nella fede. La grazia di Dio sia con tutti voi.

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